Effetto della modifica chimica sulle proprietà reologiche di ialuronani
Autori: N. Nardiello, D. Bellini, S. Antonacci, D. Renier Presentato al:VII Convegno Nazionale Di Reologia Applicata Anno: 2001 Volume: Unico - Issue: Unico Casa Editrice: Arti Grafiche Landi Lingua: Italiano
Abstract
L'acido ialuronico è un polisaccaride lineare naturale, biocompatibile e biodegradabile, costituito da unità monomeriche ripetitive di acido D-glucuronico e N-acetilglucosammina legate mediante legami glicosidici del tipo b1-3 e b1-4. Il polisaccaride è presente in tutti i tessuti molli degli organismi superiori, in concentrazioni particolarmente elevate nel liquido sinoviale e humour vitreo. Per l'elevata affinità con l'acqua e per le sue intrinseche proprietà chimico-fisiche, svolge un ruolo determinante nei processi di motilità cellulare e nei meccanismi di interazione tra cellula-cellula. Allo stato nativo l'acido ialuronico presenta una notevole variabilità di pesi molecolari che oscillano da poche migliaia di dalton ad alcuni milioni. Soprattutto in virtù della componente con più alto peso molecolare, l'acido ialuronico presenta un elevato profilo viscoso risultante fondamentale per esplicare attività lubrificante e viscoelastica. In questi ultimi dieci anni l'impiego di acido ialuronico ottenuto da fonte estrattiva e biotecnologica si è rivelato sempre più massiccio in applicazioni biomediche quali l'oftalmologia, la riparazione tessutale, l'osteoarticolare e chirurgia. Al vantaggio connesso alle proprietà viscose di HA, bisogna considerare l'elevata velocità di degradazione indotta in particolare da reazione enzimatiche, che portano quindi alla ripetuta somministrazione di HA esogeno. Nel corso degli ultimi anni FAB ha sviluppato una serie di derivati di HA dove in particolare il gruppo carbossilico è stato soggetto a modifiche chimiche quali: esterificazioni, ammidazioni e reticolazioni. Lo scopo della derivatizzazione è di incrementare, a parità di peso molecolare, le proprietà visco-elastiche del prodotto, rendere più stabile nel tempo il polisaccaride pur conservandone la biodegradabilità. In questo lavoro verranno presi in esame alcuni derivati di HA solubili in acqua appartenenti alla serie degli esteri (HYAFFÒ), delle ammidi (HYADDÔ) e dei crosslinkati (ACPÔ), e studiate le loro proprietà viscoelastiche di base. Inoltre verranno confrontate, sempre in termini, di viscosità, le stabilità delle soluzioni conservate a 37°C. I risultati emersi dallo studio confermano come variando non solo il tipo di modifica, ma anche il sostituente e il grado di derivatizzazione è possibile modulare le proprietà reologiche, in modo da dirigere il derivato per differenti applicazioni biomediche.
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